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Se la tua carriera è ai primi passi e vorresti ricevere buoni consigli, oppure se sei un esperto posizionato nella tua azienda, il mentoring potrebbe aiutarti ad imparare e a farti crescere sia dal punto di vista professionale che da quello personale. Studi dimostrano che chi ha un mentore viene promosso fino a cinque volte in più rispetto a chi non ne ha uno.
Il 25% degli impiegati che partecipano ad un programma di mentoring hanno avuto un aumento salariale, rispetto invece al 5% di coloro che lo hanno avuto tra quelli che non hanno un mentore.
I benefici del mentoring vengono decantati da tutti in lungo e in largo ma l’iter vero e proprio per trovare un mentore adatto è tanto importante quando il mentoring stesso. Se stai cercando di accedere ad un programma di mentoring, ecco cos’è importante che tu tenga bene a mente.
Prima di tentare un contatto con potenziali mentori, è importante che tu abbia fatto chiarezza rispetto a quello che vorresti ricevere dal tuo mentore. Lui/lei sarà presente per aiutarti dandoti consigli e per guidarti, ma ciò avrà effetto solo se prima sarai molto preciso nel condividere quello di cui hai bisogno – in più questo ti aiuterà a definire le tue aspettative quando avrai un primo approccio con i potenziali mentori.
Poniti domande come:
Una volta che avrai definito chiaramente le tue aspettative e i risultati che pensi che il mentoring ti porterà a raggiungere, è il momento di pensare a chi credi possa accompagnarti a quell’obiettivo. Non tutti hanno il tempo per impegnarsi in qualità di mentore, ciò significa che anche se avrai già in mente qualcuno, potrebbe aiutarti avere già in mano una lista di potenziali persone che credi possano prestarsi al compito.
Ecco due modi per trovare il tuo mentore: puoi prendere in considerazione le persone all’interno del tuo network che hanno le competenze di cui sei alla ricerca, oppure puoi trovare qualcuno che faccia il lavoro a cui ambisci oppure al quale ti ispireresti professionalmente. Ricorda che il tuo mentore non per forza deve operare nel tuo stesso settore.
Se non sai da dove iniziare, considera:
Un altro modo è ricorrere a programmi dedicati al mentoring che offrono una maggiore struttura. Informati all’interno della società per cui lavori, forse offre già un programma di mentoring. Chi organizza programmi di questo genere ha di solito esperienza pluriennale in coaching e mentoring e ha la capacità di metterti in contatto, a sua volta all’interno del suo network.
Piuttosto che chiedere a qualcuno di essere il tuo mentore senza pensarci troppo, prenditi il tuo tempo per capire con chi hai a che fare. Dai un’occhiata ai progetti a cui hanno lavorato, ai blog che scrivono e quali ruoli hanno ricoperto nel corso delle loro carriere. Questo può aiutarti a capire meglio chi sono professionalmente parlando e cosa hanno fatto per arrivare fino a lì. Inoltre quando entrerai in contatto con loro capiranno che non sei affatto impreparato ma che hai fatto tutte le ricerche del caso.
Una volta giunto a questo punto, cerca di fissare un incontro informale per un caffè in occasione del quale potere scambiare quattro chiacchiere e apprendere il più possibile dalla situazione. Questo incontro non è il momento in cui chiederai a quella persona di essere il tuo mentore. Prendilo più come una sessione di “conoscenza”per testare il terreno e capire se si possa lavorare bene insieme, per valutare se siano aperti all’idea di fare mentoring.
Prima di fare il primo passo con i tuoi potenziali mentori, è bene pensare bene a come farlo. Se stai costruendo un rapporto, vale la pena di investire del tempo nella conoscenza della persona in questione e approfondirla instaurando un minimo di rapporto prima di chiedere; se sei più in confidenza con una persona, puoi muoverti più velocemente nell’approccio.
Una volta chiesto, cerca di essere il più flessibile possibile. Molti imprenditori o executive manager possono preoccuparsi dell’entità dell’impegno che si assumono accettando di essere mentori di qualcuno, in quanto potrebbero temere di non riuscire a soddisfare le aspettative nutrite dalla controparte. Meno sentiranno la pressione, meglio andranno le cose. Questo però non deve farti temere di mettere in chiaro cosa vorresti trarre da questa relazione.
Sebbene i mentori siano una grandissima risorsa, è bene non scambiarli per consulenti o coach di carriera. Prima di tutto ciò significa che, in termini di impegno e tempo dedicato, il tuo mentore dovrà destreggiarsi tra diverse priorità che vengono prima del lavoro con te. Se il tuo mentore chiede un rimborso, considerala come un semaforo rosso: se stai pagando per avere consiglio e una guida riguardo la tua carriera, ti stai avventurando nel campo del career counselling o coaching, e ciò comporta aspettative e responsabilità ben diverse.
Fare da mentore a qualcun altro è un grande impegno e se un potenziale mentore della tua lista decide di non potersi assumere questo impegno al momento, ciò non significa che la porta si chiuda per sempre. Potrai avere diversi mentori nei vari step della tua carriera e se il momento non è quello giusto ora, potrà esserlo invece in futuro.
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