Competenze tecniche e trasversali sono sempre più utili per trovare lavoro

Il mondo del lavoro ha recentemente dimostrato che il possesso di un attestato di studi, come la laurea, passi in secondo piano se a tale certificazione non corrisponde il possesso di determinate competenze. Dunque, è sempre più essenziale specializzare la propria formazione e acquisire le soft skill necessarie per poter trovare lavoro. Approfondiamo il ruolo delle competenze trasversali nella ricerca del posto di lavoro.

Un nuovo tipo di formazione

Nella maggior parte dei casi si è portati a pensare che solo con un titolo di alto livello possa essere la soluzione per trovare lavoro facilmente. Tuttavia, sono emersi nuovi percorsi alternativi che permettono di acquisire competenze simili a quelle che garantiscono i tradizionali iter universitari.

Basti pensare ai “Google Certificates”, attestati professionali della durata di 6 mesi al costo di 49 dollari al mese: questi corsi di formazione, all’interno del contesto di Google, vengono considerati al pari di una laurea poichè garantiscono l’acquisizione di competenze e soft skill che i recruiters si aspettano che un laureato possegga.

Tale tipologia di formazione risulta meno impegnativa in termini di tempo e, apparentemente, offre le stesse possibilità di un percorso universitario - che spesso richiede da un minimo di tre ai cinque anni.

Inoltre, compiendo un percorso di formazione digitale di questo tipo, si possono avere maggiori possibilità di trovare un lavoro coerente con il proprio percorso di studi, poiché, in questo modo, si ha l’opportunità di affinare le proprie competenze rendendole sempre più specifiche.

Infatti, la coerenza tra il percorso di studi e l’impiego ottenuto è un problema concreto posto e mai risolto dalla formazione tradizionale. Mentre coloro che si diplomano in istituti professionali nel 50% circa dei casi riescono a trovare un lavoro in linea con il proprio titolo di studi, tale percentuale diminuisce radicalmente se si analizza il caso di altri istituti: ad esempio, solo un diplomato dell’indirizzo economico su cinque otterrà un impiego nel settore di studi scelto.

Pluridisciplinarità e soft skill

I corsi di formazione digitale consentono di migliorare la propria preparazione aggiornandosi costantemente, secondo l’ottica del lifelong learning. Infatti, è bene che le proprie competenze si sviluppino continuamente al fine di rimanere aggiornati con le costanti innovazioni, soprattutto nel campo tecnologico.

Infatti, le recenti introduzioni di sistemi di intelligenza artificiale e di robot automatizzati rivoluzioneranno ulteriormente il mondo del lavoro rendendo obsolete alcune professioni. Per stare al passo con questo cambiamento, è necessario che i percorsi di formazione preparino per le professioni future e non rimangano incagliati nel passato.

Come ha dimostrato il progetto di Google, è di primaria importanza che i giovani professionisti sviluppino competenze specifiche e di reale utilità al fine di riuscire a trovare lavoro oggi e in futuro. Quindi, la pluridisciplinarietà e la formazione di soft skill devono necessariamente rientrare tra le priorità sia dei corsi di formazione che dei percorsi universitari per poter essere coerenti con le innovazioni tecnologiche e le conseguenti esigenze del mercato lavorativo.

A confermare tale cambiamento è la decisione di Motor Valley di predisporre quattro corsi post-laurea in cui le tradizionali classificazioni in settori disciplinari vengono scardinate, al fine di insegnare ai giovani professionisti a inserirsi nel mondo del lavoro creandosi le loro professioni. La motivazione alla base della decisione di Motor Valley è la necessità di pluridisciplinarità all’interno del loro team: ad esempio, non si può più distinguere tra ingegneri elettronici e meccanici, in quanto serve una figura che abbia le competenze di entrambi i campi.

È evidente come, per poter trovare lavoro oggi, siano necessarie competenze di vario tipo che scavalcano i tradizionali metodi di formazione universitaria per approdare in un mondo di corsi digitali e pluridisciplinarietà.