Cerca tra le migliori opportunità
Ti mettiamo in contatto con i migliori talenti!
In PageGroup ci impegniamo a migliorare la vita delle persone.
Troviamo talenti per i nostri clienti ed il lavoro migliore per i professionisti italiani.
Miglioriamo la vita delle persone.
La selezione e la retention del personale che si assume pone un interessante dilemma: quanto tempo serve a un’azienda per conseguire un ROI positivo, ossia un ritorno degli investimenti effettuati per l’assunzione? E quell’arco di tempo corrisponde al periodo in cui il nuovo assunto intende restare presso l’azienda?
Quando un’azienda assume personale, effettua degli investimenti in costi di selezione del personale (interni ed esterni) e dedica molto tempo al processo di recruitment. Poi è la volta dell’ inserimento e dell’onbording, della formazione, del coaching della nuova risorsa. A tutto questo si aggiunge lo stipendio dei primi mesi di lavoro del dipendente.
A questo punto, la redditività dell’investimento è chiaramente pari a zero. Estendendo ulteriormente il concetto, quante aziende riescono a conseguire un ritorno sull’investimento entro i primi 12 mesi?
Le complicazioni aumentano se si considerano le aspirazioni di carriera dei nuovi assunti. Sono ormai lontani i tempi in cui un impiego era per la vita intera. Se una persona rimane in azienda per 5-10 anni, il ritorno sull’investimento dell’assumere personale non rappresenta un grosso problema, a patto che la persona assunta abbia un buon rendimento professionale.
Raramente i millennial, quando accettano un nuovo lavoro, hanno una prospettiva di 5-10 anni. Pensano al massimo ad un orizzonte di 2-3 anni e la loro permanenza in azienda è in media di soli 18 mesi.
La sfida per le aziende oggi è: come riuscire a trovare persone intenzionate a rimanere per 5-10 anni o più? E se questo non è possibile né realistico, come assicurare che un neo-assunto rimanga per 2-3 anni e garantisca un indice di redditività positivo?
La soluzione non è semplice. La mentalità dei millennial, unita alla maggiore mobilità e all’attuale maggiore condivisione di informazioni, implica una maggiore consapevolezza delle opportunità rispetto al passato; quindi, maggiori probabilità che un dipendente rivolga lo sguardo altrove.
Richard Branson riassume perfettamente la situazione con la sua filosofia, secondo cui un’azienda deve “formare i dipendenti abbastanza bene in modo che siano in grado di lasciare l’azienda, ma trattarli abbastanza bene in modo che non vogliano andarsene”. E poi c’è la famosa battuta amara tra un CFO e un CEO, anch’essa di grande rilevanza: CFO: “Cosa succede se investiamo sulla crescita professionale dei nostri dipendenti e questi lasciano l'azienda?”
CEO: “Cosa succede se invece non investiamo su di loro e rimangono?”
Il nocciolo della questione è che, in quanto datori di lavoro, dovreste anzitutto considerare con quanta rapidità potete conseguire un ROI positivo dai neo-assunti. Allo stesso tempo però, se poi non pensate a al futuro dei vostri dipendenti di maggiore rendimento a distanza di 2-3 anni, sicuramente lo farà qualcun altro al posto vostro.
Questo significa considerare il problema da un punto di vista olistico, tenendo presente, naturalmente, che ogni professione pone sfide e presenta sfaccettature differenti. Un Sales Manager che copre tale posizione per soli 6 mesi ma, in tale arco di tempo, riesce a procacciare un notevole volume di business, potrebbe già aver fatto conseguire all'azienda un ROI positivo. Altre funzioni, invece, potrebbero svolgere una mansione simile per ben 5 anni senza tuttavia conseguire grandi risultati e, in tal caso, tutto il tempo ed il budget aziendale non avranno generato un ROI positivo.
Passando al reparto Risorse Umane, un neo-assunto senior potrebbe ricoprire un ruolo per 2-3 anni cercando di mettere in atto nuove misure ma riscontrare un ostacolo dopo l’altro e quindi lasciare l’azienda senza aver realizzato nulla. In tal caso occorrerà quindi sostituire il dirigente in questione e ricominciare da capo l’intero processo, per cui l’investimento risulterà doppiamente negativo.
Per la maggior parte delle aziende, in ogni caso, il vero timore è il fatto che il tempo e i costi investiti nell’assumere personale sono in continuo aumento, mentre la permanenza in una nuova posizione lavorativa sembra accorciarsi sempre di più.
Conseguire un ROI positivo dalle nuove assunzioni diventa perciò una sfida sempre più ardua.
Quando si tratta di assumere personale, un’azienda deve calcolare la redditività dell’investimento. In questo articolo raccontiamo come raggiungere e calcolare il ROI dell’assumere personale. Scopri i dettagli per assumere personale ed ottenere il ROI in breve tempo.
Vuoi raccontarci la tua esigenza?
Approfondimenti chiave sugli stipendi per settori e trend di mercato.